I brufoli sul pene si possono presentare anche come puntini rossi sul glande o come bollicine sul pene.
Questi piccoli brufoli sul pene possono destare una certa preoccupazione.
Tuttavia non è affatto opportuno preoccuparsi prima di aver effettuato un consulto presso il proprio medico di fiducia o presso un andrologo.
È proprio lo specialista che deve effettuare la diagnosi, anche per vedere se si soffre di una malattia trasmissibile a livello sessuale. Va esclusa ogni possibilità di autodiagnosi.
Per i brufoli sul pene le immagini che si trovano spesso su internet non possono costituire un metro di valutazione adatto.
Vediamo bene quali possono essere le cause.
Brufoli sul pene: cause
Le cause per cui possono manifestarsi i brufoli bianchi sul pene o brufoli rossi, bolle o puntini di diverso colore sui genitali possono essere molti.
Per esempio sono piuttosto comuni le ostruzioni dei pori della pelle, che portano alla formazione di protuberanze.
Possono intercorrere fenomeni di allergia, specialmente in presenza di sudore. Tutto potrebbe essere rapportato pure a micosi oppure si potrebbe trattare di herpes genitale.
I casi più gravi sono rappresentati dai condilomi, che sono dovuti al contagio da papilloma virus, o dalla sifilide.
A questo proposito ti consigliamo di approfondire l’argomento:
Brufoli sul pene: puntini bianchi o puntini rossi
A volte si può avere la comparsa sul pene di puntini bianchi, in particolare dislocati sul glande.
Molte volte non si tratta di un sintomo che deve creare preoccupazione, perché il tutto è rapportabile a qualcosa di facilmente risolvibile.
Soltanto qualche volta questi puntini bianchi sul glande possono essere collegati ad una patologia più grave.
I puntini bianchi possono essere delle papule perlacee che si manifestano soprattutto nella zona periferica del glande.
Appaiono come delle piccole protuberanze di un colore bianco perlaceo. Di solito si tratta di lesioni benigne, non comportano dolore e non rappresentano nessun pericolo per la salute del paziente.
A volte si potrebbe trattare di una patologia particolare, chiamata mollusco contagioso. Questo disturbo va trattato in maniera adeguata, perché altrimenti può lasciare delle cicatrici ben visibili.
In altri casi si può trattare di follicoli infiammati, che sono dovuti ad un eccesso di produzione di sebo.
Ad essere interessati in questi casi sono i follicoli piliferi. Per quanto riguarda i puntini rossi o le macchie rosse sul pene, potrebbe trattarsi di una manifestazione di una follicolite, con gli stessi meccanismi che riguardano la comparsa dei brufoli sul viso, sul collo o in altre parti del corpo.
Generalmente il follicolo pilifero si infiamma a causa dell’infezione provocata da un batterio. Di conseguenza si ha la formazione di puntini rossi che possono riempirsi di pus.
Nel caso dei puntini rossi si potrebbe trattare anche di lichen planus. È una patologia che comporta prurito piuttosto lieve e che si risolve con la somministrazione di antinfiammatori.
Brufoli sul pene: sintomi
Sono molti i casi in cui i brufoli sul pene sono accompagnati da altri sintomi oltre all’eruzione cutanea.
In alcune situazioni si possono manifestare prurito più o meno intenso e dolore. Anche in questo caso la descrizione dei singoli sintomi non può comportare per se stessa alcuna diagnosi, ma tutto deve essere esaminato da un medico specialista.
Ci sono comunque delle precauzioni che si possono adottare, per non incorrere in particolari rischi. Se i brufoli contengono sebo all’interno, non devono essere spremuti.
È probabile che andranno via in pochi giorni senza rivolgersi ad alcun trattamento.
Se i brufoli sul pene invece persistono per diversi giorni, sarebbe opportuno contattare il medico o il dermatologo.
Bisogna rivolgersi immediatamente al medico se le pustole iniziano a sanguinare o a formare delle ulcere. In questi casi si tratta quasi sicuramente di una malattia venerea.
Brufoli sul pene: diagnosi
Fondamentale per la diagnosi è la visita con il medico. Ci si può rivolgere ad una struttura specializzata nel trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili oppure ad un medico specialista.
Già anche dal colore delle macchie e dei brufoli sui genitali è possibile effettuare qualche prima ipotesi, escludendo delle cause piuttosto diffuse.
Il medico valuta l’estensione dei brufoli sulla cute e la loro forma. Prende in considerazione eventuali altri sintomi manifestati dal paziente, come bruciore, dolore, prurito al pene, febbre.
Inoltre chiede al paziente se ha avuto rapporti non protetti in quanto molto malattie si trasmettono tramite i rapporti sessuali.
Le malattie sessualmente trasmissibili non sono da sottovalutare per niente e informarsi è fondamentale per evitarle.
Da questo punto di vista ricordiamoci che il medico non ha una funzione giudicante, ma le sue domande sono rivolte esclusivamente a valutare ogni possibilità. Proprio per questo motivo non bisogna vergognarsi.
Il medico poi può effettuare un tampone sulla lesione e la raccolta di un campione per sottoporlo a biopsia.
Questa procedura è molto importante anche per individuare con precisione l’eventuale agente infettivo che potrebbe aver scatenato la comparsa dei brufoli sul pene.
Brufoli sul pene: cura
Se si tratta di semplici brufoli rapportabili ad un eccesso di sebo, è possibile che non servano cure specifiche, visto che tendono a passare da soli in pochi giorni.
Al limite ci sono delle pomate che si possono applicare a livello topico, per favorire la scomparsa delle pustole.
Se si tratta invece di una malattia venerea, bisogna farsi prescrivere dal medico specialista un’apposita terapia.
Per esempio in molti casi può essere utile prendere degli antibiotici o degli antibatterici per riportare il tutto alla normalità.
Se si tratta di altre malattie, come per esempio l’herpes symplex, la terapia prevede la somministrazione di antivirali.
Le papule perlacee possono essere trattate soltanto in alcuni casi, specialmente se creano forte disagio psicologico o se, sfregandosi sugli indumenti, possono irritarsi. In questo caso ci si rivolge alla criogenia o al trattamento con il laser.
Come prevenire i brufoli sul pene
È importante mantenere un’igiene corretta dei genitali, che deve essere curata anche dopo i rapporti.
Bisogna utilizzare dei detergenti specifici che non alterino il ph cutaneo, che siano privi di saponi tante volte aggressivi per la pelle. Molto importante è l’utilizzo di biancheria intima in cotone, senza la presenza di materiali sintetici che possono determinare irritazioni o allergie.
Brufoli sul pene e rapporti sessuali
Come hai capito i brufoli sul pene non devono destare particolare preoccupazione ma necessitano di una visita specialistica e di qualche precauzione di cui ti abbiamo parlato in questa guida.
Inoltre sono molto raccomandati i rapporti sessuali protetti per evitare di trasmettere eventuali malattie al proprio partner.