Quali sono i sintomi post ovulazione?
Nei giorni immediatamente successivi alla fase ovulatoria si possono distinguere alcuni segni molto particolari.
Il momento dell’ovulazione per una donna indica il periodo di massima fertilità. È proprio nel periodo dell’ovulazione che una donna ha maggiori probabilità di concepimento.
All’interno del ciclo mestruale questo periodo può essere considerato molto importante ed è indicato da alcuni indizi di riferimento.
Infatti durante l’ovulazione si verificano cambiamenti nella cervice e nel muco che viene prodotto dal collo dell’utero. Inoltre si riscontrano dei cambiamenti nella temperatura corporea.
Ma cosa succede dopo l’ovulazione? Quali sono i primissimi sintomi post ovulazione? Andiamo a spiegare tutto in maniera dettagliata.
Che cos’è l’ovogenesi
Per comprendere meglio quali sono i sintomi post ovulazione, spieghiamo in che cosa consiste l’ovogenesi.
È il periodo in cui, durante il ciclo mestruale, avviene la produzione e la maturazione della cellula uovo.
Questo processo si divide in tre fasi.
Si tratta della fase follicolare, della fase ovulatoria, chiamata appunto anche ovulazione, e della fase luterale.
Vediamo bene di cosa si tratta:
- La fase follicolare rappresenta il momento iniziale dell’ovogenesi. In questo periodo le ovaie producono e fanno maturare la futura cellula uovo che si trova all’interno di un follicolo. Di solito questa fase follicolare corrisponde ai primi 14 giorni del ciclo mestruale.
- Segue la fase ovulatoria. In seguito ad uno stimolo ormonale, la cellula uovo si stacca dal follicolo e si porta nelle tube di Falloppio. A questo punto è pronta per incontrare uno spermatozoo. È la fase dell’ovulazione, che dura un giorno. Si può collocare tra il 14esimo e il 15esimo giorno del ciclo mestruale.
- Con la fase luteale il follicolo si trasforma in corpo luteo. Se non avviene la fecondazione, il tutto coincide con il periodo in cui finiscono le mestruazioni. Per tutti i 14 giorni che rimangono permane proprio questa fase luteale.
È da specificare che nella fase dell’ovulazione nell’organismo della donna si ha il periodo di massimo livello ormonale. Infatti, proprio nel momento in cui la cellula uovo si porta in direzione di una delle tube di Falloppio, nell’organismo si riscontra una grande presenza di ormoni. Il tutto per favorire la fertilità.
Quali sono i sintomi dell’ovulazione
Molto importante è distinguere i sintomi post ovulazione da quelli che caratterizzano la fase dell’ovulazione. In genere infatti i sintomi post ovulazione possono risultare opposti a quelli del periodo ovulatorio.
Nella fase dell’ovulazione i sintomi possono variare di intensità.
In generale però possiamo distinguere la stessa sintomatologia:
- Variazione delle secrezioni vaginali: queste diventano più consistenti e più cremose. Inoltre tendono ad essere più abbondanti, perché aumenta soprattutto la secrezione di muco cervicale. Si riscontrano dei cambiamenti anche nel colore, che diventa più chiaro. Si hanno anche dei cambiamenti della cervice uterina, che diventa più morbida.
- Possono subentrare crampi e dolori addominali, collocati nella zona del basso ventre. Aumenta il desiderio sessuale e si hanno dei cambiamenti nella consistenza del seno, che diventa più morbido in seguito all’aumento dei livelli degli ormoni.
- Variazione della temperatura basale. Essa aumenta di alcuni decimi di grado. Il responsabile di questi cambiamenti di temperatura è l’ormone progesterone, che viene prodotto in maniera più consistente subito dopo l’ovulazione.
Sintomi post ovulazione: quali sono
Nella fase di post ovulazione i sintomi si caratterizzano per alcuni segni distintivi che possono consistere ad esempio nella diminuzione del desiderio sessuale e nella variazione delle secrezioni vaginali.
Fra i sintomi post ovulazione occorre mettere in evidenza:
- Le secrezioni cervico-vaginali risultano meno abbondanti. Diventano più appiccicose. Alcune donne riscontrano totalmente la loro mancanza.
- Tensione e una sensazione dolorosa al seno. Ci sono dei cambiamenti anche nella temperatura corporea basale. Questa aumenta con l’ovulazione e poi si riduce nuovamente all’inizio di un nuovo ciclo mestruale.
- Crampi all’addome che generalmente scompaiono nel giro di poche ore
Tutti questi cambiamenti che abbiamo elencato costituiscono i segni che contraddistinguono i sintomi post ovulazione.
Che cosa succede dopo l’ovulazione
Dopo l’ovulazione, quando il ciclo mestruale arriva nella fase luteale (periodo dal 16esimo al 28esimo giorno), dai resti del follicolo si forma il corpo luteo. È proprio da quest’ultimo che viene prodotto il progesterone, un ormone femminile che assume un ruolo molto importante in caso di fecondazione della cellula uovo da parte dello spermatozoo.
È proprio il progesterone infatti che prepara l’endometrio ad accogliere l’eventuale cellula uovo fecondata.
Se l’ovocita viene fecondato, comincia un processo di divisione e, dopo 3 o 4 giorni dal raggiungimento della cavità uterina, si impianta nell’endometrio. In questo modo si possono riscontrare i primi sintomi della gravidanza post ovulazione.
Se, al contrario, non avviene il concepimento, a partire dal 28esimo giorno la donna sperimenta il periodo delle mestruazioni. È proprio con questo ciclo mestruale che i resti dell’endometrio vengono espulsi.
Perché avvenga il concepimento, gli spermatozoi devono essere introdotti nel tratto riproduttivo della donna nei 5 giorni precedenti all’ovulazione. Gli spermatozoi si muovono verso l’utero e raggiungono le tube di Falloppio.
Il concepimento avviene generalmente nelle tube uterine. L’uovo fecondato porta avanti diverse divisioni cellulari e poi si dirige verso la parte superiore dell’utero. Qui si impianta nell’endometrio.
Quindi possiamo dire che i giorni più favorevoli per il concepimento sono complessivamente 6. Si tratta del giorno dell’ovulazione e dei 5 giorni che precedono questo periodo.
Come individuare i giorni fertili
Per riuscire a comprendere più precisamente in anticipo quale possa essere considerato il periodo fertile e quindi per avere più possibilità di concepimento, si può fare riferimento ad alcuni segni tipici dell’ovulazione.
È sufficiente osservare il muco cervicale, monitorare i livelli ormonali attraverso gli appositi test di ovulazione e misurare la temperatura corporea basale.
Anche altri segni indicano che ci si sta avvicinando al periodo fertile, anche se essi possono variare da donna a donna. Si possono riscontrare mal di schiena, sensibilità del seno, aumento del desiderio sessuale e eventuali dolori di carattere addominale.
Naturalmente non esiste un modo esatto per calcolare l’ovulazione in maniera precisa. Infatti i cicli mestruali individuali possono essere influenzati da numerosi fattori e il periodo fertile potrebbe arrivare in anticipo o in ritardo rispetto alle previsioni.
Come abbiamo visto, quindi, anche i sintomi post ovulazione possono diventare un punto di riferimento da prendere in considerazione, per essere più consapevoli sul periodo fertile e per aumentare le possibilità di concepimento, se si cerca di rimanere incinta.
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