La disfunzione ormonale si ha quando subentra un’alterazione nel processo di quelle reazioni biochimiche che nel corpo determinano la regolazione degli ormoni anche nelle loro funzioni di attivazione di alcuni organi precisi.
Quando intervengono dei fattori che mettono in difficoltà la secrezione degli ormoni o il trasporto di questi ultimi all’interno del torrente ematico, si ha uno sbalzo ormonale.
La disfunzione ormonale femminile si differenzia dalla disfunzione ormonale maschile per i sintomi ma non solo.
In effetti esiste tutta una serie di conseguenze fra sbalzo ormonale e manifestazioni a livello corporeo di questa disfunzione.
Per esempio la disfunzione ormonale con i sintomi può determinare anche la comparsa di brufoli sulla pelle oppure può causare altri effetti, come delle alterazioni del ciclo mestruale nelle donne o il sovrappeso.
Esistono correlazioni da non sottovalutare tra disfunzione ormonale e ciclo e tra disfunzione ormonale e aumento di peso.
Ma vediamo di saperne di più sugli squilibri ormonali.
Cause della disfunzione degli ormoni
Per la disfunzione ormonale le cause sono davvero tante e vanno rintracciate nei collegamenti con le varie ghiandole e organi che hanno la funzione di secernere gli ormoni stessi.
Cerchiamo di operare una sintesi di quelle che possono essere le disfunzioni ormonali patologiche più comuni.
Le disfunzioni dell’ipofisi
L’ipofisi è una ghiandola molto importante, che ha il compito di produrre diversi tipi di ormoni.
Quando la sua funzionalità è ridotta si parla di ipopituitarismo.
Si tratta più specificamente di un deficit di ormoni della crescita, che può essere determinato anche da un insufficiente apporto di sangue.
Se l’ipofisi non funziona bene si hanno anche dei deficit di altri ormoni, come quelli che stimolano la tiroide o altri disturbi come l’insufficienza surrenalica.
Anche il diabete può essere un fattore che incide sul funzionamento dell’ipofisi.
In particolare si parla di diabete insipido, che è causato da una ridotta produzione di quell’ormone che ha il compito di regolare il livello dell’acqua totale nell’organismo.
Le disfunzioni della tiroide
Uno dei disturbi più comuni che interessano la tiroide è l’ipertiroidismo. Anche questo si configura come una disfunzione ormonale, perché si tratta di un’iperattività della tiroide.
Il fenomeno contrario si chiama ipotiroidismo, che si caratterizza per una minore funzionalità della tiroide, la quale produce una minore quantità di ormoni.
Le disfunzioni delle ghiandole surrenali
Le ghiandole surrenali sono molto importanti perché secernono alcuni ormoni come l’adrenalina e i corticosteroidi, che hanno il compito di controllare la pressione del sangue e i livelli di sale e di potassio nell’organismo.
Se non funzionano bene queste ghiandole, si può incorrere nel morbo di Addison, nella sindrome di Cushing, che implica anche una mancata distribuzione del grasso corporeo, e nell’irsutismo, che è un’eccessiva crescita di peli nelle donne.
Le disfunzioni del pancreas
Altre cause delle disfunzioni ormonali sono le alterazioni che interessano il pancreas.
Questo organo ha il compito di produrre l’insulina, che serve a controllare la quantità di zuccheri presenti nel sangue.
Quindi come diretta conseguenza delle disfunzioni del pancreas si può avere il diabete mellito.
Le disfunzioni di ovaie e testicoli
Le disfunzioni delle ovaie e dei testicoli possono portare rispettivamente ad una disfunzione ormonale femminile o ad una disfunzione ormonale maschile.
A volte si parla anche di disfunzione ormonale da stress, indicando con questo concetto un’altra causa che sta alla base del problema.
Non bisognerebbe tanto sottovalutare nemmeno questo fattore, perché tante volte una disfunzione ormonale fa ingrassare.
Per quanto riguarda il cattivo funzionamento delle ghiandole sessuali maschili e femminili, dobbiamo ricordare che questo può causare l’assenza di mestruazioni, problema noto con il termine di amenorrea, e l’ipogonadismo, che interessa sia i maschi che le femmine ed è costituito da una secrezione in eccesso di ormoni sessuali.
Squilibri ormonali nelle donne
Nelle donne possono esserci dei periodi fisiologici di squilibri ormonali, che interessano alcune fasi della vita in particolare.
Alcuni di questi momenti sono per esempio la pubertà e la menopausa e altri possono riguardare la fase della gravidanza e dell’allattamento.
Anche alcune situazioni mediche possono causare degli squilibri ormonali, come la sindrome dell’ovaio policistico, l’insufficienza ovarica primaria e la menopausa precoce.
A volte le disfunzioni si possono avere anche in seguito all’uso di farmaci ormonali o a causa dell’utilizzo di anticoncezionali.
I principali sintomi delle disfunzioni ormonali sono caratterizzati nelle donne dal ciclo mestruale abbondante o irregolare, dall’osteoporosi, dalle vampate di calore.
Inoltre possono intervenire altre manifestazioni sintomatologiche, come l’indigestione, la costipazione o la diarrea, lo sviluppo dell’acne o l’aumento della peluria su varie parti del corpo, come peli sul viso, peli sul collo o il petto.
Gli squilibri ormonali nelle donne possono causare aumento di peso, perdita dei capelli, la comparsa di fibromi e l’abbassamento della voce.
Possono portare anche a dei disturbi del sonno, a problemi di memoria, ad un senso di stanchezza generale e a sbalzi d’umore.
Squilibri ormonali negli uomini
Le cause più comuni di disfunzioni ormonali negli uomini rapportabili a squilibri coincidono soprattutto con la pubertà e con l’invecchiamento.
Tuttavia ci sono anche altre condizioni mediche che possono far incorrere nel disturbo, come per esempio l’ipogonadismo, che coincide con una bassa produzione di testosterone.
Nel caso degli uomini, quando si manifestano disfunzioni ormonali, si hanno manifestazioni sintomatologiche tipiche, come la riduzione della libido e la disfunzione erettile.
A volte questi sintomi sono accompagnati da altri segnali, come l’osteoporosi e la presenza di una quantità ridotta di peli corporei.
Disfunzione ormonale: cosa fare
Se si soffre di sbalzi ormonali è importante rivolgersi ad uno specialista, anche per comprendere fino in fondo quali sono gli ormoni prodotti in eccesso oppure a bassa concentrazione.
Per esempio esistono in commercio degli integratori che possono essere prescritti dal medico, per rimediare in caso di mancanza.
Gli integratori agiscono anche nel senso di inibitori, come quelli per esempio che inibiscono la prolattina, sempre da prendere sotto prescrizione medica.
Molto importante è anche cercare di rimediare attraverso una dieta equilibrata.
Sarebbero da consumare cibi che contengono acidi grassi omega 3, come noci e pesce azzurro, alimenti che contengono fibre, come frutta, verdura e cereali integrali, e cibi ricchi di zinco, che aiuta la produzione del testosterone.
Fra gli alimenti ricchi di zinco possiamo ricordare la carne e il cioccolato fondente.
Approfondimenti utili: