Autopalpazione seno: prevenzione tumore al seno

“Autopalpazione seno” dovrebbe essere per la donna un’abitudine in quanto permette di riconoscere e sentire i noduli e intervenire precocemente sull’eventuale tumore.

Una forma di prevenzione dunque importante, che bisogna imparare a praticare sin da quando si è giovani.

Molto spesso non si pratica l’autopalpazione al seno un po’ per dimenticanza un po’ perché si pensa che sia una pratica complessa. Non è così.

Vediamo passo per passo tutto quello che bisogna sapere sull’autopalpazione al seno.

Autopalpazione che cos’è

L’autopalpazione seno non è un esame, ma semplicemente un massaggio utile per controllare il proprio corpo e valutare la presenza o meno di noduli che potrebbero essere oppure no, indicatori di un tumore al seno. Questa pratica permette di intervenire tempestivamente sul tumore, qualora ci fosse. Infatti la prima cosa da fare quando si sentono dei noduli è rivolgersi al proprio ginecologo di modo tale che tramite una visita accurata del seno possa fare una diagnosi corretta.

Perché fare l’autopalpazione del seno: prevenzione tumore al seno

“Autopalpazione seno” è un modo per conoscere l’anatomia dei propri seni. Potrà sembrare banale, ma in realtà non lo è per niente.

Conoscere l’anatomia dei propri seni significa notare velocemente qualsiasi cambiamento riguardo questa parte del corpo. Un rigonfiamento, prurito, strane perdite e in tal caso chiedere un consulto dal ginecologo. Molte donne vivono l’autopalpazione come momento di ansia, non deve essere così. Le donne hanno la fortuna di valutare e capire da sole se qualcosa non va o se va tutto benissimo. È una fortuna che bisogna saper cogliere e vivere a pieno, vivendo l’autopalpazione come un naturale gesto di prevenzione.

La prevenzione e la diagnosi precoce spesso si rivelano risolutori di tumori al seno che con il tempo sarebbero potuti diventare gravi.

Pertanto, quando noti un rigonfiamento, delle perdite al seno, se avverti prurito ai capezzoli non aver timore a rivolgerti al tuo ginecologo. Molto spesso si tratta di cisti benigne o adenofibromi che necessiteranno di essere tenuti dotto controllo, ma che non devono destare nessun tipo di preoccupazione.

Autopalpazione seno quando farla

Bisognerebbe iniziare a fare “autopalpazione seno” intorno ai 20 anni di età praticandola regolarmente per tutta la vita. Il tumore al seno non ha età, non dimentichiamolo mai!

Molte donne pensano che sia necessario fare  l’autopalpazione una volta alla settimana. In realtà non è così. Affinchè l’autopalpazione risulti efficace nella prevenzione di tumore al seno è necessario praticarla una volta al mese o una volta ogni due mesi.

Il problema a cui si va incontro quando si tratta di autopalpazione è che nonostante sia molto importante per le donne spesso a causa dei continui impegni e delle tante cose da fare ci si dimentica di farla.

Proprio per questo un consiglio è sicuramemnte quello di praticarla mensilmente, considerandolo un appuntamento fisso a cui assegnamo una data. L’autopalpazione affinchè possa funzionare per la prevenzione del tumore al seno deve essere praticata quando il seno è morbido. Il momento ideale è 2-3- giorni dopo la fine del ciclo.

Se sei in menopausa non c’è un periodo migliore di un altro, pertanto potresti pensare di fare le palpazione all’inizio di ogni mese.

Come fare l’autopalpazione

Ed ecco che rispondiamo alla domanda “Come si fa l’autopalpazione al seno?”

In generale è molto semplice, vediamo come si fa.

  • Innanzitutto osserva il busto davanti allo specchio;
  • Osserva se ci sono cambiamenti nella simmetria e nelle dimensioni dei seni;
  • Osserva che non ci sia nessuna deformazione o irregolarità lungo il contorno dei seni.

Come si fa l’autopalpazione al seno

L’autopalpazione va praticata da posizione stesa inserendo un cuscino sotto la zona delle spalle di modo tale che i noduli al seno, qualora ci fossero, si possa sentire e riconoscere.

A questo punto appoggia la mano sinistra sul seno destro, effettua dei piccoli movimenti circolari, roteando il seno da entrambi i lati. La mano dovrà tastare ogni parte del seno. Successivamente palpa le ascelle. Tale operazione dovrà essere effettuata per entrambi i seni.

Qualora non fossi sicura di praticare correttamente “l’autopalpazione seno” chiedi al tuo ginecologo di farti vedere come si fa. Non esitare e non avere timore, ricordati che si tratta della tua salute.

Visita senologica

È molto importante di tanto in tanto prenotare una visita senologica dal proprio ginecologo. In realtà l’ideaale sarebbe recarsi dal proprio ginecologo una volta l’anno e sottoporsi ad un’ecografia pelvica, ad un’ecografia transavaginale e alla visita senologica.

La visita senologica è una pratica molto semplice e indolore. Il ginecologo dopo aver raccolto tutta una serie di informazioni sulla paziente (casi di tumori al seno in famiglia, vizio del fumo, alimentazione, età del primo ciclo mestruale, inizio della menopausa, gravidanze..), insomma una vera e propria anamnesi passerà all’esame clinico vero e proprio.

La visita senologia consiste nella palpazione al seno e nell’osservazione meticolosa delle mammelle.

Se il ginecologo dovesse avere dei sospetti prescriverà una terapia farmacologica appropriata o chiederà alla paziente di sottoporsi ad approfondimenti ed esami ulteriori.

Alcune osservazioni circa la palpazione al seno

L’autopalpazione seno è un massaggio fondamentale nella vita di una donna in quanto permette di intervenire precocemente in caso di tumore al seno. La pratica dell’autopalpazione al seno è molto semplice e qualora avessi dubbi puoi tranquillamente chiedere un consulto dal tuo ginecologo.

“Autopalpazione seno” è un grande opportunità per questo è importante praticarla. Ricordati che il miglior trattamento rimane sempre la prevenzione.

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