La ciste di Baker può essere definita come una piccolissima sacca che contiene liquido e che generalmente si forma dietro al ginocchio.
Proprio nel ginocchio la ciste di Baker è causata da un danno che si riscontra all’articolazione.
Ciste di Baker per il ginocchio: davvero un bel problema da risolvere.
In ogni caso è sempre importante rivolgersi al proprio medico di fiducia, anche perché nei casi più gravi si può determinare anche la fuoriuscita del liquido, con il succedersi di varie complicazioni.
Ma come ci si accorge di avere una ciste di Baker al ginocchio?
Non è detto che la ciste di Baker al ginocchio destro o a quello sinistro corrisponda a dei sintomi ben specifici.
Infatti a volte il problema è asintomatico, mentre in determinate situazioni possono scaturire dolore e gonfiore.
Ma specifichiamo più esattamente in presenza di una ciste di Baker cosa fare e una ciste di Baker come si cura.
Sintomi della ciste al ginocchio
La ciste di Baker dietro al ginocchio non sempre, come abbiamo già specificato, dà luogo a dei sintomi ben riconoscibili.
Naturalmente si possono notare le sue dimensioni, che possono variare.
In alcuni casi la ciste è piccola, mentre in altre situazioni può essere grande anche diversi centimetri.
È possibile anche che proprio in corrispondenza del ginocchio si formino più cisti.
È piuttosto raro che entrambe le ginocchia siano soggette contemporaneamente alla formazione di una ciste di Baker.
Per la ciste di Baker i sintomi più comuni sono rappresentati da una sensazione di dolore, dal gonfiore che si nota dietro il ginocchio e dalla rigidezza dell’articolazione.
Il dolore al ginocchio spesso si irradia al polpaccio, si nota la comparsa di un nodulo a livello posteriore e l’articolazione emette un rumore, quando si muove il ginocchio stesso.
I sintomi possono essere di entità differente in base alla gravità del disturbo articolare.
Un approfondimento molto utile riguardo il dolore alle ginocchia puoi trovarlo anche in questo articolo: Dolore alle ginocchia: quali sono le cause e cosa fare
Cause delle cisti
Ma quali sono le cause della ciste di Baker?
La ciste di Baker in ortopedia, per quanto riguarda proprio le cause, si distingue in due tipologie: la primaria e la secondaria.
Nel primo caso la ciste è tipica dei giovani o dei bambini.
Può essere definita di origine idiopatica, infatti per la sua formazione non si riscontra un motivo ben preciso.
La ricerca scientifica ha messo in evidenza che può essere determinata da un passaggio di liquido anomalo.
Si tratta di liquido sinoviale che passa dall’articolazione ad una sorta di borsa all’interno del quale è contenuto.
La ciste di Baker secondaria, invece, insorge specialmente in età adulta.
È determinata da una patologia del ginocchio.
Per esempio le malattie che stanno alla base della formazione di una ciste di questo genere possono essere l’artrite o una lesione al menisco.
In queste condizioni il ginocchio tende a produrre più liquido sinoviale.
Tutto ciò determina una certa pressione all’interno dell’articolazione: il liquido viene spinto così a racchiudersi nella cosiddetta borsa poplitea e forma la ciste.
Le diverse patologie che possono portare alla formazione della ciste di Baker, oltre a quelle che abbiamo già nominato, sono anche l’osteoartrite, la gotta, le lesioni dei legamenti e l’osteocondrosi dissecante.
Diagnosi della ciste
Proprio perché in alcuni casi la ciste di Baker non dà luogo a dei sintomi ben caratteristici, può accadere che ci si accorga della sua presenza anche casualmente in seguito ad un esame di controllo, come per esempio la risonanza magnetica.
Proprio quest’ultima è un esame importante per la diagnosi del problema, perché permette di localizzare precisamente il punto in cui si trova il nodulo.
Inoltre consente di saperne di più sulle sue caratteristiche interne.
Il medico potrà prescrivere anche un’ecografia, per verificare se veramente si tratta di una ciste di Baker o di una massa di altra natura.
Solitamente si esegue una diagnosi differenziale, in modo da indagare la vera natura degli eventuali sintomi presenti.
In questa maniera si possono escludere altre patologie che presentano le stesse manifestazioni sintomatologiche, come per esempio la trombosi venosa profonda, le cisti meniscali, la lesione del muscolo del polpaccio o l’artropatia emofilica.
Rimedi per risolvere la ciste di baker
Esaminiamo ora per la ciste di Baker la cura a cui è possibile fare ricorso sotto precisa indicazione medica.
Innanzitutto è importante un adeguato trattamento dei danni articolari, per evitare la degenerazione della ciste.
È importante contrastare l’infiammazione al ginocchio attraverso anche possibilmente dei corticosteroidi.
Il medico può consigliare l’aspirazione del liquido sinoviale e prescrivere un periodo di riposo, che consiste nel tenere l’arto inferiore sollevato.
Se sono presenti delle artriti o delle lesioni al menisco, si possono praticare delle cure apposite da realizzare in artroscopia.
La cura dei sintomi
Per ridurre i sintomi più fastidiosi legati al disturbo, come il dolore, si possono indossare delle calze o delle fasciature compressive, che riducono il gonfiore ed evitano che la ciste si rompa.
Il medico può prescrivere anche degli antinfiammatori non steroidei, sempre per alleviare il dolore e l’infiammazione.
Può consigliare l’applicazione del ghiaccio sulla zona interessata per circa 20 minuti alla volta, da ripetere più volte nel corso della giornata.
Per la ciste di Baker i rimedi naturali comprendono proprio l’applicazione degli impacchi di ghiaccio e l’uso di cuscini sotto la gamba, specialmente nelle ore di riposo notturno, per tenere la gamba sollevata.
Molto utile è anche la fisioterapia, per rafforzare i muscoli.
Essi in questo modo diventano più elastici e si attenua lo stress e di conseguenza si riducono i danni all’articolazione.
L’intervento
In caso di ciste di Baker l’intervento può essere necessario, specialmente se il dolore è insopportabile e se le dimensioni del nodulo sono grandi.
Ci si può sottoporre ad un intervento di artroscopia che è meno invasivo e che consiste nel rimuovere il liquido sinoviale in eccesso e nel curare gli eventuali danni articolari.
In alternativa il medico può valutare la possibilità di far sottoporre il paziente ad un’operazione vera e propria per recidere la porzione che corrisponde alla ciste di Baker.
Di solito si ricorre a questa operazione, quando il problema non si risolve con l’artroscopia.
Dopo l’intervento il medico può consigliare l’uso delle stampelle per un periodo di tempo, in modo da non incidere con il peso corporeo sul ginocchio.
Altri tipi di ciste: