clamidia uomo sintomi

La clamidia uomo è un’infezione che si trasmette attraverso i rapporti sessuali non protetti ed è determinata da un batterio che si chiama Chlamydia trachomatis.

Spesso la clamidia uomo rimane asintomatica, per cui non è facile diagnosticarla fin dalle prime manifestazioni sintomatologiche.

In questo modo diventa ancora più grave, avendo così il tempo di diffondersi e di causare danni più grandi.

Gli uomini possono essere colpiti in particolare nell’uretra, nel retto e nella gola.

Un elemento molto importante che bisogna sottolineare della clamidia uomo è il fatto che la clamidia nell’uomo rimanga circoscritta alla zona del corpo in cui avviene il contagio.

Per questo motivo diventa trasmissibile soltanto se si entra in contatto con quella regione del corpo stessa.

Analizziamo bene quali sono i sintomi della clamidia nell’uomo, specificando fin da ora che va assolutamente evitata l’autodiagnosi, nemmeno facendo riferimento per la clamidia nell’uomo alle foto che si possono rintracciare sul web.

Fondamentale è fare l’esame della clamidia nell’uomo condotto attraverso la visita specialistica di un medico.

Sintomi dell’infezione

Ma quali sono per la clamidia i sintomi nell’uomo in maniera più specifica?

Per la clamidia nell’uomo i sintomi vanno rintracciati in diversi distretti del corpo.

Nel 50% della popolazione maschile l’infezione si presenta come asintomatica.

Quando sono presenti, la clamidia uomo si manifesta innanzitutto nell’area genitale.

Questa può essere interessata da una strana secrezione, delle perdite trasparenti o torbide, che a volte possono assumere anche una colorazione bianco-giallastra.

La clamidia uomo si può manifestare anche, sempre nell’area genitale, con una sensazione di prurito durante la minzione.

L’uomo può provare anche una sensazione di bruciore attorno all’apertura del pene.

Il bruciore può diventare particolarmente intenso, tanto da spingere il soggetto affetto dalla malattia a svegliarsi nel corso della notte.

Inoltre nella clamidia uomo si ha la presenza di dolore o di gonfiore su uno o su tutti e due i testicoli.

In certi casi si possono verificare anche sanguinamento o fuoriuscita di secrezioni dal retto.

La clamidia uomo è associata a diversi altri sintomi fisici.

Ti segnaliamo alcuni approfondimenti utili:

Per esempio un segno molto evidente è il dolore che si manifesta a livello lombare, addominale o diffusamente nell’area pelvica.

Tra l’altro, man mano che l’infezione si estende, se non viene trattata progressivamente, si può provare un senso di pienezza a livello addominale.

Questo può significare l’estendersi dell’infezione alla prostata.

Anche il mal di gola potrebbe essere un sintomo della clamidia uomo.

Altri sintomi caratteristici della clamidia uomo possono essere la febbre e la nausea.

Test per la clamidia

Proprio perché abbiamo detto che in molti soggetti la clamidia uomo spesso appare asintomatica, è importante sottoporsi per la clamidia nell’uomo a degli esami anche per la diagnosi precoce.

Esiste un test per la clamidia nell’uomo che si può eseguire anche presso la propria Asl di competenza, dal medico o in ospedale.

Generalmente nella maggior parte dei casi l’esame viene svolto in maniera gratuita.

Ci si può rivolgere anche ai centri specializzati nelle analisi per le malattie trasmissibili sessualmente.

Il test può essere eseguito attraverso un tampone nella zona genitale.

In maniera particolare per gli uomini può essere eseguito un tampone nella punta del pene o nel retto. A volte è richiesto anche l’esame di un campione di urina.

Cause dell’infezione sessuale

La clamidia uomo è un’infezione che si trasmette a livello sessuale.

Generalmente si può venire contagiati attraverso diversi tipi di rapporto, nel caso si viene a contatto con il pene, la vagina, la bocca o l’ano di un partner che sia affetto dalla malattia.

Quindi si può essere contagiati attraverso rapporti vaginali, anali e orali.

In gola la trasmissione può avvenire in caso di rapporti orali.

Inoltre non bisogna dimenticare che potrebbe avvenire un contagio nella mucosa vicina.

La clamidia non può trasmettersi attraverso contatti generali.

Nemmeno l’uso in condivisione di servizi igienici comuni può costituire una causa di contagio della malattia.

Sicuramente dei fattori di rischio rappresentano l’aumento del numero dei partner e la maggior quantità di rapporti sessuali senza utilizzare il preservativo.

L’infezione può andare incontro anche a delle complicazioni, come per esempio l’artrite reattiva, che si può verificare anche negli uomini, sia quando l’infezione presenta sintomi veri e propri, sia quando è asintomatica.

Rimedi per la clamidia negli uomini

Esaminiamo adesso per la clamidia nell’uomo la cura.

Cominciamo col dire subito che per la clamidia uomo le cure naturali non possono essere ritenute efficaci.

Per la cura della clamidia nell’uomo bisogna rivolgersi esclusivamente ad un medico, che metterà in atto una terapia attraverso il ricorso agli antibiotici.

Il medico stesso raccomanda di astenersi dai rapporti sessuali per almeno 7 giorni durante il periodo in cui per la clamidia la cura nell’uomo va avanti.

Questo è importante per evitare la diffusione dell’infezione.

A volte il periodo di astinenza sessuale può essere anche più lungo, almeno fino a quando il test che si fa per gli esami di verifica risulti negativo.

Spesso può accadere che si ha la sensazione che i sintomi siano migliorati, ma in realtà può verificarsi il fatto che l’infezione continui ad essere presente.

Infatti, anche se si ha un miglioramento dei sintomi, questo non vuol dire che l’infezione sia scomparsa completamente.

Ecco perché è consigliabile ripetere gli esami di verifica per essere sicuri di essere guariti.

Bisogna specificare che i farmaci per la clamidia possono curare l’infezione, ma, se si sono verificati dei danni gravi, questi sono difficilmente rimediabili.

Può anche accadere che comunemente si viene di nuovo contagiati. Tutto ciò induce a fare in modo che, quando ad un paziente viene diagnosticata l’infezione, il suo partner dovrebbe essere informato.

Può essere necessaria anche la cura con antibiotici del partner in senso preventivo, per non sviluppare delle complicazioni e per proteggere la salute riproduttiva.

Prevenzione della malattia

Fondamentale è la prevenzione della clamidia, che può essere attuata eliminando i fattori di rischio, quindi non estendendo il numero di partner sessuali e utilizzando sempre il preservativo che, in generale, è essenziale per limitare il rischio di contrarre malattie sessualmente trasmissibili.

Cosa non fare

Per evitare il contagio della malattia, è importante seguire alcune regole fondamentali.

Innanzitutto sarebbe opportuno non avere rapporti sessuali non protetti con partner occasionali.

In questa pagina trovi informazioni molto utili:

La stessa regola vale anche per i rapporti orali.

Inoltre, se si riscontrano anche piccoli segnali, bisognerebbe non ignorare i sintomi che potrebbero segnalare l’infezione.

È sbagliato anche ritardare il controllo medico e non effettuare un’indagine attraverso le analisi del tampone.

Tutto ciò potrebbe essere molto pericoloso, perché si rischia di confondere la clamidia con altre malattie sessualmente trasmissibili, come, ad esempio, la gonorrea.

È importante attenersi alle cure: è sbagliato non seguire in maniera corretta la terapia a base di farmaci che viene prescritta dal medico.

Inoltre è erroneo non svolgere i controlli alla fine della cura, perché in questo caso il rischio di una guarigione incompleta continua a persistere e si potrebbe avere anche una ricaduta.

Rimedi naturali contro il problema

Come abbiamo già specificato precedentemente, non esistono rimedi naturali contro la clamidia.

Alcuni esperti però raccomandano di non far mancare all’organismo alcuni nutrienti fondamentali per rafforzare il sistema immunitario.

Inoltre potrebbe essere determinante anche consumare quei cibi che contengono sostanze dall’effetto antiossidante che migliorano la condizione generale del paziente.

In particolare sarebbero utili in questo senso la vitamina C, contenuta in frutta e ortaggi, la vitamina D, che si trova nel pesce e nel tuorlo d’uovo, lo zinco, derivato dalla carne e dal latte, il selenio, il magnesio, che si può trovare soprattutto nei semi oleosi.

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