Epididimite: sintomi della malattia?
I sintomi dell’epididimite sono molto caratteristici di questa infiammazione dell’epididimo, un tubicino che si trova dietro i testicoli e che ha una doppia funzione, quella di conservare lo sperma e di permetterne il passaggio.
Dell’epididimite i sintomi specifici sono costituiti dal dolore e dal gonfiore che si può riscontrare in questa parte del corpo, dietro i testicoli.
Spesso l’infiammazione è dovuta ad un’infezione che si trasmette attraverso i rapporti sessuali: da non sottovalutare le malattie sessuali.
Non sempre si infiamma soltanto l’epididimo, ma a volte l’infiammazione coinvolge anche gli stessi testicoli.
In una situazione del genere si parla anche di orchite.
Ma vediamo quali sono dell’epididimite i sintomi, quali sono le cause in maniera più particolareggiata, visto che incidono diversi fattori di rischio e qual è la terapia che di solito viene consigliata, dopo che ci si rivolge al medico di fiducia.
Epididimite sintomi importanti
I sintomi dell’epididimite dipendono molto dalla causa che sta alla base del problema.
Sono molto comuni, oltre alla sensazione dolorosa e al gonfiore, il rossore e un senso di calore allo scroto.
Il fastidio e il dolore ai testicoli può anche aggravarsi dopo che si è andati in bagno.
Il soggetto affetto di epididimite può avere un bisogno frequente di urinare e una minzione dolorosa.
Inoltre può sperimentare dolore anche nel corso dei rapporti sessuali.
Può presentare brividi e febbre e può avere i linfonodi inguinali ingrossati.
Inoltre i sintomi dell’epididimite comprendono anche dolore alla parte bassa dell’addome oppure, più in generale, una sensazione fastidiosa che interessa la regione pelvica.
A volte può comparire anche un accumulo di liquidi all’interno dello scroto, un accumulo sotto forma di massa che si avverte al tatto. È il caso dell’idrocele.
Soltanto nel caso dell’epididimite cronica i sintomi si presentano in maniera graduale e possono essere difficili anche da diagnosticare.
Cause dell’epididimite
Differenti possono essere le cause che stanno alla base del disturbo.
Infatti si può trattare di una malattia sessualmente trasmessa, come per esempio di gonorrea e clamidia, che causano proprio l’infiammazione dell’epididimo, oppure si può trattare di altre infezioni, come quella alla prostata o quelle che interessano le vie urinarie.
Può accadere che i batteri che colpiscono questa parte del corpo si diffondano nella zona immediatamente dietro i testicoli.
In casi piuttosto rari potrebbe capitare anche che l’epididimite sia provocata da un’infezione da funghi.
I fattori di rischio
Sicuramente alcuni comportamenti sono più a rischio di altri nel caso del contagio di batteri che possono causare l’epididimite.
Per quanto riguarda la malattia a trasmissione sessuale, il mancato uso del preservativo e l’alternanza di diversi partner possono fare parte di uno “stile di vita” che può esporre ad un maggior pericolo.
Tuttavia ci sono anche altri fattori che influiscono.
Per esempio le infezioni croniche delle vie urinarie o della prostata possono favorire l’infiammazione.
Il fatto di avere un pene non circonciso aumenta il rischio, così come altri fattori di rischio possono essere considerati l’ingrossamento della prostata e gli interventi chirurgici alle vie urinarie.
Nel primo caso può accadere che la prostata ingrossata impedisca il funzionamento corretto della vescica, facendo ristagnare l’urina e quindi aumentando anche il pericolo di ristagno dei batteri.
Nel secondo caso alcuni interventi possono introdurre batteri nell’apparato urinario.
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Altre cause meno comuni
Ci sono anche altre cause meno comuni che possono scatenare l’infezione e di conseguenza l’infiammazione.
Fra queste altre cause possiamo ricordare il morbillo, la malattia di Behçet, gli infortuni e i traumi riportati all’inguine.
In alcuni casi ci può essere l’incidenza dell’amiodarone, un farmaco usato per tenere sotto controllo le aritmie cardiache.
Altre volte l’infiammazione può essere causata da un reflusso di urina nell’epididimo, determinato da uno sforzo eccessivo.
Rimedi per l’epididimite
È molto importante curare l’epididimite con tempestività, perché ci sono delle possibili complicazioni in cui si potrebbe incorrere, come l’ascesso scrotale, l’atrofia del testicolo e l’epididimite cronica.
In rari casi l’epididimite con i suoi sintomi può causare anche una diminuzione della fertilità.
Il medico può prescrivere degli antinfiammatori e degli antidolorifici, come per esempio l’ibuprofene, in modo da avere sollievo dal dolore.
Se l’infiammazione è causata da una malattia sessualmente trasmessa o da altri tipi di infezione, è possibile che il medico prescriva degli antibiotici.
È molto importante sottoporre al controllo medico anche il partner.
Solitamente alcuni sintomi cominciano a regredire dopo alcuni giorni di terapia antibiotica.
Tuttavia in questo caso è opportuno che tu continui a prendere gli antibiotici per completare il ciclo secondo le indicazioni del medico.
Se i sintomi non migliorano, sotto indicazione medica puoi prendere un altro antibiotico differente dal primo.
Se nemmeno così facendo si hanno dei miglioramenti, sarebbe opportuno sottoporsi ad altri esami, per avere una diagnosi più precisa, in modo da comprendere in maniera particolareggiata se l’infiammazione è causata da un’infezione batterica o se interviene una malattia trasmessa attraverso rapporti sessuali.
Dopo il termine della terapia, dovresti ritornare dal medico per una visita di controllo, per assicurarti che l’infezione sia scomparsa del tutto.
Nel caso in cui si formi un ascesso, può essere necessario procedere a drenarlo.
Nel caso in cui l’epididimite è causata da malformazioni anatomiche, il medico potrà valutare se sia necessario ricorrere ad un intervento di epididimectomia, che consiste nella rimozione parziale o totale dell’epididimo.
Molto importanti sono alcuni accorgimenti da adottare nel corso della quotidianità, anche per alleviare i sintomi connessi al disturbo.
Sarebbe opportuno che il paziente resti a letto a riposo, anche per uno o due giorni, in base alla gravità dei sintomi e in particolare del dolore.
Cerca di tenere lo scroto in alto. Infatti, se ti sdrai, metti un asciugamano piegato sotto lo scroto per tenerlo in posizione sopraelevata.
Applica la borsa del ghiaccio sullo scroto e indossa biancheria intima aderente, per avere maggiore protezione.
Evita di avere rapporti, fino a quando l’infezione non è passata.
Valuta anche bene se soffri di infezioni ricorrenti alle vie urinarie o se possono intervenire degli altri fattori di rischio in grado di favorire la comparsa dell’infiammazione all’epididimo.
Sarà sempre il medico in queste situazioni a consigliarti come agire per prevenire il disturbo o per impedire che si abbiano delle recidive.
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