fitte al basso ventre

 

Le fitte al basso ventre, sia che si tratti di fitte al basso ventre destro che di fitte al basso ventre sinistro, rappresentano un disturbo che può manifestarsi con una certa frequenza.

Molte volte si tratta di un problema che non dovrebbe destare molta preoccupazione, però il sintomo non va sottovalutato, perché può essere anche determinato da una malattia che richiede l’intervento di uno specialista.

A volte si tratta soltanto di piccole fitte al basso ventre, che possono essere collegate ad un fatto di stitichezza o alla sindrome dell’intestino irritabile.

Altre volte invece si manifestano come forti fitte al basso ventre.

In questo caso occorre rivolgersi al proprio medico di fiducia, anche per poter effettuare una corretta diagnosi sull’eventuale problema che può scatenare il disturbo.

Fitte al basso ventre: cause

Sono molte le cause che possono stare alla base delle fitte al basso ventre nell’uomo e nella donna.

Si può trattare di disturbi legati alla durezza delle feci, quando si soffre di stitichezza, oppure il tutto potrebbe essere dovuto ad un’infezione delle vie urinarie. In questo caso le fitte possono essere accompagnate ad una sensazione di bruciore che si ha quando si urina.

Molte volte la causa del problema va rintracciata nella sindrome dell’intestino irritabile, che comporta spasmi dei muscoli della parete intestinale.

Altre volte ancora le fitte al basso ventre prima del ciclo sono dei crampi muscolari dolorosi legati ad un periodo conosciuto come: periodo premestruale.

Soltanto in rari casi si può trattare di malattie gravi, come per esempio il morbo di Crohn, una malattia cronica che determina l’infiammazione della parete intestinale.

A volte sono delle fitte al basso ventre sintomo di gravidanza.

Fitte al basso ventre: diagnosi

Quando ci si reca dal medico in caso si soffra di fitte al basso ventre, lo specialista, per effettuare una corretta diagnosi, deve tenere conto di tanti fattori.

In particolare deve considerare le caratteristiche e i segni di dolore.

Molto importanti sono le informazioni che riguardano la storia clinica del paziente e quelle che riguardano la descrizione su come è incominciato il dolore.

Per esempio un dolore addominale che si manifesta improvvisamente può indicare anche una colica biliare, che si verifica quando il dotto biliare è ostruito da un calcolo. Se si tratta di fitte al basso ventre a destra, si potrebbe trattare anche di appendicite.

Questo disturbo di solito inizia con un dolore al centro dell’addome, che poi si sposta all’addome inferiore, proprio a destra.

Se si tratta, invece, di fitte a sinistra, si potrebbe trattare di diverticolite.

Bisogna considerare anche se le fitte al basso ventre si manifestano come crampi addominali, come per esempio quelli che si possono sperimentare in caso di blocco intestinale.

La diagnosi in questo caso deve tenere conto anche del fatto che il dolore può interessare anche i glutei, l’inguine e la parte alta delle cosce.

Naturalmente un fatto rilevante è anche la durata del dolore, perché, per esempio, una colica biliare dura soltanto alcune ore, mentre ad esempio il dolore provocato dalla sindrome dell’intestino irritabile, considerando i periodi in cui si manifesta e gli altri in cui recede, può durare anche per anni.

Fitte al basso ventre uomo

Ci sono varie cause che possono intervenire nei casi di dolore al basso ventre per gli uomini.

Di solito queste fitte vanno rapportate ad alcune patologie, come l’aneurisma addominale, i calcoli renali o alla vescica, il gonfiore della prostata, quella che più specificamente è chiamata iperplasia prostatica, e, nei casi più gravi, il tumore alla vescica.

Altre cause che potrebbero considerarsi sono la gastroenterite, le infezioni renali o quelle del tratto urinario superiore, l’ernia inguinale e la pancreatite acuta.

Prima di iniziare una terapia per risolvere le fitte al basso ventre per l’uomo, bisogna rintracciare con precisione la causa che provoca questi dolori.

Ci sono alcuni disturbi più gravi, come l’aneurisma addominale, i calcoli ai reni, le ernie, che hanno bisogno di un intervento spesso immediato, per evitare l’insorgere di complicazioni.

Disturbi come meteorismo o relativi all’apparato digerente possono essere curati con la prescrizione di farmaci specifici, adatti anche a risolvere i casi di irritazione intestinale.

In caso di infezione, il medico prescrive l’assunzione di antibiotici.

Fitte al basso ventre nelle donne

Le strutture più colpite nelle donne che possono causare fitte al basso ventre sono il sistema urinario, quello intestinale o quello riproduttivo.

Si può trattare di infezioni urinarie che, in caso di complicazioni, si possono diffondere ai reni, causando pielonefrite.

Si può trattare di calcoli renali, nel caso in cui il dolore scende all’inguine. I disturbi intestinali invece possono dare diarrea, stitichezza e gonfiore addominale.

Alcune malattie possono colpire anche il sistema riproduttivo femminile e possono causare le fitte al basso ventre anche durante i rapporti.

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Fitte al basso ventre in gravidanza

Alcuni problemi riscontrati in gravidanza possono dare delle fitte al basso ventre.

È il caso, per esempio, della gravidanza extrauterina, che si verifica quando un ovulo fecondato si impianta fuori dall’utero. Il sintomo connesso a questa condizione è il dolore addominale, che può peggiorare durante l’attività fisica o quando si tossisce.

Altri due problemi sono rappresentati dall’aborto spontaneo, che in genere si verifica nelle prime 20 settimane della gestazione, con dolore che somiglia a crampi e pressione pelvica, e il parto prematuro, che si ha quando le contrazioni arrivano prima della 37esima settimana di gravidanza.

In questo caso è necessario chiamare subito il ginecologo o l’ostetrica.

A volte il dolore al basso ventre nelle donne in gravidanza potrebbe indicare un distacco placentare, che può causare anche un’emorragia improvvisa.

Un problema più grave che si può manifestare in gravidanza e che provoca il dolore al basso ventre è rappresentato dalla preeclampsia, una malattia che provoca alterazioni dei vasi sanguigni e che può interessare organi vari, come il fegato, i reni e il cervello.

La diagnosi di questa patologia deve considerare la pressione alta, la presenza di proteine nelle urine, il viso e le mani gonfi. Possono subentrare in questa condizione anche forti mal di testa, disturbi visivi, nausea e vomito, edema alle caviglie o ai piedi.

E’ comunque opportuno mettere in evidenza che questi sintomi potrebbero anche non indicare nulla di grave, per questo motivo è sempre bene contattare il ginecologo.

La gravidanza è un momento bellissimo ma allo stesso tempo molto delicato per una donna che merita pertanto molte attenzioni e premure.

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