Le persone trascorrono la maggior parte del tempo in ambienti chiusi. Per questo motivo, la qualità dell’aria indoor è estremamente importante. Tuttavia, mantenere un livello di pulizia adeguato non è sempre facile.
Un sistema di aspirazione centralizzata rappresenta un valido alleato per le pulizie domestiche, capace di mantenere l’aria salubre e pulita a lungo. Questo sistema rimuove acari, micropolveri e allergeni, riducendo il rischio di problemi respiratori e allergie.
Un impianto di aspirazione centralizzata, infatti, elimina completamente queste particelle, convogliandole verso un’unità centrale situata all’esterno dell’area abitativa. In questo modo, si garantisce un ambiente più sano e privo di contaminanti.
Per avere maggiori dettagli sull’installazione dell’aspirapolvere centralizzata online, è possibile rivolgersi a imprese specializzate proprio nella produzione e installazione di questo particolare tipo di aspirapolvere.
Che cosa è un impianto di aspirazione centralizzata
Un impianto di aspirazione centralizzata è un dispositivo che consente di rimuovere e trasportare la polvere da una zona all’altra di un edificio tramite un sistema di tubazioni fisse, installate a parete.
Le tubazioni collegano le diverse stanze a una centrale aspirante (situata in una zona separata, come un garage o una cantina) dove la polvere viene accumulata.
Questo processo non solo migliora l’efficacia delle pulizie, ma anche la qualità dell’aria presente all’interno della casa, poiché elimina completamente le particelle aspirate dall’ambiente interno.
Come progettare un impianto di aspirazione centralizzata
Per progettare un impianto di aspirazione centralizzata è necessario partire dalla pianta dell’edificio, così da individuare la zona adatta a posizionare la centrale aspirante.
Da lì, poi, partiranno le tubazioni che raggiungono le varie stanze. In genere, negli edifici in costruzione (oppure soggetti a ristrutturazione) l’impianto viene posizionato nel massetto del pavimento oppure nel controsoffitto, con tracce nei muri fino all’altezza delle prese.
Nelle strutture già esistenti, invece, spesso si opta per impianti a vista in locali poco sfruttati, come ad esempio garage e cantine. Fatto ciò, è necessario stabilire il numero di prese necessarie per ricoprire tutta l’area da pulire, tenendo conto della lunghezza del tubo.
La misura standard dei tubi è di 7 o 9 metri, ma è possibile scegliere tubi flessibili lunghi fino a 12 metri. Esistono, ovviamente, anche dei tubi più lunghi (fino a 15 metri), ma potrebbero essere scomodi da utilizzare, nonché ingombranti. Per stabilire il numero di prese è necessario tener conto anche degli spazi esterni e della posizione degli arredi, generalmente un punto aspirante riesce a coprire un’area di 35 metri quadrati.
Per quanto riguarda la centrale aspirante, ci sono alcuni consigli da seguire. Per prima cosa, è fondamentale fissarla a un’altezza di almeno 10 cm da terra e proteggerla dalle intemperie in maniera adeguata se è stata installata all’esterno.
Perché scegliere l’aspirapolvere centralizzato
L’installazione e l’utilizzo di un impianto di aspirazione centralizzato porta notevoli e interessanti benefici. Innanzitutto, si tratta di un impianto estremamente silenzioso, il che permette di effettuare le faccende domestiche senza disturbare chi è presente in casa e magari sta riposando.
Altro elemento importante da prendere in considerazione è la possibilità di eliminare lo sporco a fondo e di dare una mano all’ambiente, nei limiti del possibile. Come già anticipato, tutte le micropolveri presenti in casa, comprendenti batteri, acari, pollini, che un normale aspirapolvere rimanda nell’ambiente (in pratica spostando la polvere anziché risucchiarla), sono filtrate da un filtro ad hoc in poliestere nella centrale aspirante.
Una volta abbattute fino al 90% nel sacco o secchio di raccolta, le polveri vengono espulse tramite apposito sfiato, all’esterno dell’abitazione oppure immesse direttamente nel secchio raccogli polvere.
Quanto costa la manutenzione?
Diversamente da quello che si potrebbe pensare, non è necessaria molta manutenzione per salvaguardare il funzionamento e l’efficienza di un impianto di aspirazione centralizzato.
La cartuccia filtrante, infatti, richiede una manutenzione limitata, specie se la centrale è equipaggiata con il sistema a filtro autopulente. In genere quello di tipo tradizionale, al fine di facilitare le operazioni di pulizia, risulta essere anche lavabile, così da poterne ripristinare completamente l’efficienza dopo ogni manutenzione.
La sostituzione della cartuccia, in media, viene effettuata ogni quattro anni, se ne si fa un uso intensivo. Il costo della sostituzione è contenuto, anzi, è anche a discrezione del proprietario decidere se usare il sacco oppure raccogliere le polveri aspirate direttamente nel contenitore di raccolta (il quale in molti impianti è anche lavabile).
A seconda dell’utilizzo, con un uso quotidiano di media intensità e con la giusta manutenzione, la vita di una centrale di aspirazione si aggira in media attorno ai 18 anni, dopodiché è sufficiente farla revisionare affinchè torni a funzionare come prima. Si tratta dunque di un investimento che deve essere considerato sul lungo termine e che generalmente si ripaga ampiamente in tutti i suoi aspetti, sia da un punto di vista di efficienza che di comodità.