prurito al pene cosa fare

Il prurito al pene può essere dovuto a diversi motivi. Inoltre le cause del prurito al pene possono variare anche in base all’età.

Nell’infanzia spesso il bruciore e prurito al pene sono scatenati dal continuo sfregamento della pelle con il pannolino e dal fatto che le zone intime stanno a contatto con l’urina e le feci proprio nel pannolino.

Questi fattori possono causare irritazioni ed arrossamenti.

In età adulta bisogna considerare soprattutto la vita sessuale dell’uomo, che può essere anche causa di malattie del pene.

Però a volte influiscono altri fattori, come la scarsa igiene o il contatto con delle sostanze nei confronti delle quali si manifesta una reazione allergica che può causare anche prurito al pene.

Negli anziani il prurito al pene può essere causato soprattutto da un abbassamento delle difese immunitarie.

Tutto ciò può comportare anche la comparsa di prurito e rossore al pene.

Ma vediamo quali sono nello specifico tutte le cause più comuni che possono portare a questo problema e scopriamo quali possono essere le terapie e i rimedi più efficaci a cui fare ricorso sotto il consiglio del proprio medico di fiducia.

Le cause del prurito maschile

Come abbiamo detto, il prurito al pene può essere dovuto al manifestarsi di varie cause anche concomitanti.

Il prurito al pene varia anche in base all’età, come già abbiamo avuto occasione di specificare in particolare in questo articolo che ti segnaliamo:Prurito Intimo Maschile: quali sono i Sintomi, le Cause e Quali i Rimedi più…

Inoltre può avere delle cause di origine patologica ed altre che invece sono da imputare soltanto alla mancanza di un’igiene adeguata.

Ecco in maniera dettagliata i vari motivi che possono portare al prurito al pene.

La scarsa igiene e la depilazione

I genitali maschili vanno lavati ogni giorno. Proprio la scarsa igiene infatti può essere una causa del prurito al pene, quando la zona intima non viene adeguatamente pulita.

È fondamentale usare dei detergenti che rispecchiano il PH della pelle.

Inoltre l’acqua utilizzata per il lavaggio intimo non deve essere molto calda.

Per mantenere adeguate le condizioni igieniche delle zone intime dell’uomo, è molto importante anche cambiare la biancheria quotidianamente.

Il prurito al pene può essere anche una condizione che si presenta frequentemente in seguito alla depilazione dei genitali.

Se si utilizzano le creme depilatorie, queste possono causare irritazioni.

Con l’uso di rasoi e cerette possono determinarsi delle piccole ferite che danno prurito.

Le allergie

È essenziale verificare la composizione dei saponi e dei prodotti utilizzati per l’igiene intima.

È importante utilizzare prodotti che rispettino il PH della pelle e usare biancheria intima in cotone.

A volte le allergie possono essere causate anche dai composti utilizzati per la realizzazione di alcuni profilattici. Esistono però in commercio anche quelli anallergici.

Le malattie

Una delle malattie maschili che possono causare prurito al pene è la candida. Si tratta di un’infezione fungina che provoca la formazione di vescicole e puntini rossi, con dolore, arrossamento e prurito.

Generalmente si trasmette in seguito a rapporti sessuali non protetti.

Altre cause di insorgenza della candida possono essere una dieta squilibrata molto ricca di zuccheri o l’assunzione per periodi prolungati di antibiotici che indeboliscono la flora batterica.

Un’altra infezione che provoca prurito al pene è l’herpes simplex.

È un virus molto comune che, oltre ad interessare manifestazioni cutanee con puntini bianchi sul pene, può coinvolgere anche lo scroto.

L’infezione da herpes simplex può provocare anche altri sintomi, come febbre, bruciore e malessere generale.

Il prurito al pene può insorgere anche alla pediculosi del pube. È una dermatite causata da un parassita, il cui contagio avviene per contatto diretto in seguito a rapporti sessuali con persone infette.

Nei casi più gravi anche l’Aids può dare luogo al prurito al pene, quando vi è un’alterazione del sistema immunitario di fondo.

I rimedi per il prurito al pene

Quando si soffre di prurito al pene, è sempre importante rivolgersi al proprio medico di fiducia ed eventualmente ad uno specialista dermatologo.

In questo modo, attraverso una visita e attraverso la considerazione della vita sessuale dell’uomo, il medico può valutare quale possa essere la causa alla base del problema.

Occorre vincere ogni forma di timidezza o di resistenza e rivolgersi ad un medico, per ottenere un’adeguata diagnosi, visto che potrebbe trattarsi anche di una malattia a trasmissione sessuale.

Se il problema è dovuto ad una scarsa igiene intima, è bene attuare tutte quelle misure necessarie a risolvere l’inconveniente.

Quindi bisogna lavarsi i genitali ogni giorno e cambiare quotidianamente gli indumenti intimi.

È opportuno utilizzare detergenti intimi non aggressivi, ma delicati, in grado di rispettare il PH naturale della pelle.

Se il prurito al pene è dovuto alla dermatite da contatto, sarebbe meglio usare tessuti per la biancheria intima prevalentemente in puro cotone.

Una volta individuata la causa che sta alla base del problema, il medico potrà prescrivere degli antibiotici, se lo ritiene necessario e se riscontra la presenza di un’infezione dovuta a batteri.

Il tuo medico di fiducia o il dermatologo può ritenere importante anche prescrivere una terapia antivirale nel caso di infezioni provocate da virus.

Inoltre lo specialista prende in considerazione la possibilità di ricorrere ad una terapia antimicotica, anche tramite l’applicazione topica di alcune pomate o creme, se riscontra un’infezione fungina.

Per quanto riguarda le malattie a trasmissione sessuale, i casi diventano più delicati.

Sarà in ogni caso sempre il tuo medico a valutare che cosa fare in base alla patologia riscontrata.

Sicuramente ti consiglierà di utilizzare il profilattico durante i rapporti, per proteggere la salute dei tuoi partner.

A volte i sintomi possono essere soltanto molto lievi, limitandosi ad un prurito che causa un leggero arrossamento e che tende a scomparire con il tempo.

In questo caso non bisogna allarmarsi. È sempre però utile informare il proprio medico delle manifestazioni sintomatologiche riscontrate.

In ottica valutativa, il medico ti rivolgerà alcune domande, per capire se il disturbo si manifesta soltanto in certe circostanze o se è persistente e se hai avuto dei rapporti non protetti con partner occasionali.

L’esperto esamina i genitali, verificando se c’è la presenza di vescicole, di cute screpolata o di secrezioni.

Potrà richiedere anche degli esami specifici, come un prelievo di sangue o la raccolta delle urine, in modo da poter giungere ad una diagnosi più dettagliata.

Approfondimenti utili:

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